martedì 4 maggio 2021

Dio è vicino ovvero distanze e coronavirus.


 

LA LEGGE DELLA PROSSIMITA'.

In questo tempo difficile per la nostra nazione e nel mondo abbiamo riscoperto l’importanza della vicinanza. Un termine di misura che avevamo perso di vista. Molte persone in questo periodo di isolamento e negli ospedali, avrebbero voluto vicino una persona cara, ma sono stati assistiti e purtroppo anche accompagnati, da questa vita all’altra da un operatore sanitario certamente valido ma non caro.

 Il saggio Salomone scrisse dell’importanza della vicinanza in tempi di necessità.

Proverbi 27 : 10

Non abbandonare il tuo amico né l'amico di tuo padre, e non andare in casa del tuo fratello nel giorno della tua sventura; una persona a te vicina vale più d'un fratello lontano.

 Salomone fa una comparazione molto pratica, vale più una persona vicina che un fratello lontano l’osservazione non è fatta sulla base della relazione naturale e dei sentimenti ma sulla base della vicinanza conseguente utilità.

Questa è chiamata la legge della prossimità. Dal quale viene il grande comandamento “ama il tuo prossimo come te stesso”

In questo tempo di globalizzazione e web dove attraverso un clic si arriva dall’altra parte del mondo dovremmo riuscire a distinguere la differenza tra una persona vicina e soluzioni lontane. Infatti molti oggi cercano attraverso il web quello che non trovano nelle loro prossimità.  La legge della prossimità ci ricorda però che è meglio una persona vicina che un fratello lontano.

Dal punto di vista pratico, Il perché di questa affermazione è ovvio

 

Ma c’è anche dell’altro.

 

La legge della prossimità incide sull’empatia.

A questo riguardo noi sappiamo che quando siamo sul posto vivendo il disagio delle persone vedendo il loro dolore e ascoltando le loro storie la nostra empatia è amplificata e ci spinge ad impegnarci maggiormente avendo più possibilità di fare azioni concrete. Leggiamo spesso nei vangeli che Gesù vide e da questa vista ne scaturì un miracolo. Questo è uno dei risultati della legge della prossimità

 

La legge della prossimità incide sulla nostra crescita.

Questo principio che Dio ha stabilito serve per farci crescere nella maturità e la maturità viene dal servizio effettuato insieme “Il ferro si affila con il ferro”. (Prov.27:17)

Il secondo grande comandamento “amerai il tuo prossimo come te stesso” esprime un principio di vicinanza. Dovremmo crescere la dove siamo piantati allungando le radici alla ricerca dell’acqua piuttosto che allungare i rami per andare oltre. 

 

Il discepolato è fondato sulla legge della prossimità.

Gesù disse seguimi a tutti i Suoi discepoli. Paolo ricorda a Timoteo che Lui aveva seguito il suo insegnamento da vicino- (1 Timoteo 4: 6 e 2 Timoteo 3:10) Timoteo aveva visto l’insegnamento incarnato nella vita di Paolo. Il principio di prossimità forma discepoli. L’insegnamento a distanza fornisce nozioni e conoscenza che produce insegnanti ma pochi discepoli.

 

La legge della vicinanza esprime una caratteristica di Dio.

Quando le persone filosofeggiano e fanno religione su Dio, spesso prevalgono le immagini della Sua distanza. Dio , diciamo, è lontano da noi, in un regno diverso dalla terra in cui viviamo. Va cercato, in questo c'è del vero, infatti la scrittura dice che Dio regna in alto sopra tutti i regni, ma dice anche che è vicino.  Questa Sua unicità è chiamata onnipresenza.

 

Infatti leggiamo che Dio è vicino a: chi lo invoca, (Salmo 145 :18)

 

Il Signore è vicino a quanti lo invocano, a quanti lo cercano con cuore sincero. Res

Possiamo conoscere la sua grandezza, la sua saggezza e la sua bontà, vedendo il mondo che ci circonda come rivelazioni di Dio e quindi sapere che Dio esiste. E possiamo proseguire infatti: se guardiamo alla vita umana come creazione di Dio. Ogni persona è unica e con una straordinaria complessità di organi e cellule e una vasta gamma di abilità e disabilità. Quanto più straordinario deve essere colui che ci ha creati!

Ma Dio vuole che sperimentiamo la Sua vicinanza, in questo caso non si tratta solo di vicinanza come presenza ma di empatia, compassione. Quando una persona invoca Dio avviene un miracolo: l’Iddio onnipresente si avvicina, per fargli sentire la Sua vicinanza e compassione.

 

 Questo esprime il (Salmo 34: 18) Dio è vicino a chi ha il cuore rotto.

Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito, egli salva gli spiriti affranti. Res

 

In questo caso Dio è più vicino a noi di chiunque altro, perché è l’unico che può entrare nel cuore rotto e nello spirito affranto e la Sua consolazione sulla parte dolente della nostra mente e del cuore lo rivela.

 

Dio non solo è vicino ma è disponibile per farsi sperimentare (Romani 10: 5- 10)

Come fare ?

Che cosa dice invece? «La parola è vicino a te, nella tua bocca e nel tuo cuore». Questa è la parola della fede che noi annunciamo; 9 perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; 10 infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati. 11 Difatti la Scrittura dice: «Chiunque crede in lui, non sarà deluso».

 

Dio è vicino attraverso la Sua parola. Giosuè cap. 1: 8

Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai.

 

Per riuscire nelle sue imprese e prosperare, Giosuè doveva seguire un metodo che prevedeva un percorso da attuare, che lo avrebbe portato a conquistare il territorio che Dio gli aveva donato. Questo percorso era in primis personale, iniziava con la bocca, passava per la mente e il cuore e sfociava in azioni pratiche. Dio voleva che la Sua parola fosse vicina a Giosuè fino a penetrare nel suo cuore. Questo perché la vittoria sarebbe arrivata grazie alla parola di Dio, e avrebbe fornito a Giosuè il coraggio l’audacia per combattere le battaglie che aveva davanti.

La prima predicazione che Giosuè doveva ascoltare veniva da se stesso e doveva essere tratta dalla parola di Dio, che gli avrebbe fornito aiuto pratico e terapeutico nelle battaglie che aveva davanti.

Infatti la parola di Dio ha il potere rigenerante paragonato a quello delle acque che portano sostanze nutrienti agli alberi piantati vicino alle rive dei fiumi. (Salmo 1:3)

 

Concludiamo con una breve esortazione

Evita di cercare di meritare qualcosa da Dio, questo fa di te un uomo un religioso.

Evita l’incredulità che produce disperazione e ti allontana da Dio.

Invoca Gesù come Signore sulla tua vita credi che Lui è vivo e vincitore su ogni problema.


Fabrizio Terregna

 

 


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