mercoledì 31 luglio 2013

Essere Buoni leader.


 

Ebrei  13:7-8 “Ricordatevi dei vostri conduttori  che vi hanno annunciato la parola .  Considerate  la  conclusione della loro vita , e imitate la loro fede.”  Questo  passaggio  ci dona  tre caratteristiche di un vero leader:

1) Un vero leader ha un messaggio degno di essere ricordato.  Quando loro parlano, le persone ascoltano.  “Ricordatevi dei vostri  leader  che vi hanno  annunciato la parola di Dio .”  E’ evidente  che un messaggio che merita il nostro ricordo è biblicamente sostanzioso . Non per forza complesso, magari semplice ma  veramente evangelico.

2) Un vero leader  ha uno stile di vita degno di essere considerato.  “Considerate la conclusione  della loro  vita.”  Praticamente I loro passi e le loro parole vanno nella stessa direzione. Le loro azioni si incontrano con le  loro parole nella testimonianza della loro vita.  La loro vita è una sintassi tra  parole e  opere che destano considerazione.

3) Un Vero leader ha una fede che è degna di essere imitata.  “Imitate la loro fede .” La loro fede è stata provata dalle avversità, risultando preziosa più dell’oro che perisce.(Giacomo 1: 2-3)

La loro fede non è il  frutto di una adesione intellettuale alla parola di Dio, ma il risultato di scelte  rischiose che li hanno forgiati.
(Ebrei 12)

La loro fede è degna di essere imitata  perché è stata esercitata, rinforzata e espressa attraverso  l’amore. ( Galati 5:6)

La loro fede è degna di essere imitata perché attraverso di essa hanno visto la gloria di Dio manifestata in loro favore.(Romani 5:2)

 

Se vogliamo essere buoni leader , abbiamo bisogno di sviluppare un messaggio degno di essere ricordato (Dio che parla attraverso la mia bocca).

Avere  una vita  che esprime il messaggio  (Dio che parla al mondo attraverso  le mie azioni). 

Avere una fede che suscita imitazione ( Dio che parla attraverso il mio carattere).

Past.

Fabrizio Terregna

 

Using by “Pastor’s.com.”

domenica 28 luglio 2013

martedì 9 luglio 2013

Essere o non essere (Parte Terza )


Serie Fondamenti : “Essere o non essere” - Parte Terza (1 Corinzi 3: 7-17)
 

Noi siamo una stessa cosa.  (1 Corinzi 3:8 )

 

Introduzione : Dobbiamo decidere al più presto se essere  costruttori o  distruttori.

 

L’ apostolo Paolo presenta tre tipi di persone nella chiesa:

MATURI   (1 CORINZI  2:6)

CARNALI (1 CORINZI 3:1)

NATURALI (1 CORINZI 2:14)

Tre tipi di materiale :

ORO, ARGENTO, PIETRE PREZIOSE  e

LEGNO, FIENO, STOPPIA. ( 1 Corinzi 3:12 )  Tutti questi cicli sono a decrescere .

Paolo nell’elenco dei materiali  non solo fa una distinzione  , ma cerca di farci comprendere qualcosa.

1) I criteri  di valutazione dei materiali preziosi sono:  purezza, lucentezza, grandezza.

2) Ogni pietra per quanto preziosa, deve essere incastonata nell’oro .

     Noi siamo preziosi come individui, ma  utili come corpo. (Versi da 5 a 7)

Come pietre preziose noi siamo al sicuro finché rimaniamo nella struttura.

Tutti noi vogliamo essere ammirati per lo splendore, ma in pochi valutiamo l’importanza dell’ incastonatura.

La società è malata di individualismo, questa malattia nasce dal bisogno di sentirsi utili e di avvertire il proprio valore, una necessità legittima che si trasforma in maligna quando per appagarla  si disprezzano gli altri.

Paolo non parte dall’esclusivismo, ma dalle peculiarità che ci rendono simili:

Come essere umani , come figli di Dio, come membri della chiesa,  come servitori,  come costruttori e infine siamo uguali sul metodo che  valuterà il nostro operato. ( 1 Corinzi 3:13)

 

Siamo invece  diversi nei ruoli, nel costruire e nella ricompensa.

Infatti Paolo scrive  ognuno stia attento a come  costruisce sopra.

Dio non è impressionato dalla quantità ma dalla qualità. ( 1 Corinzi 3:10 )

 

Infine Paolo cerca di farci comprendere un plausibile accostamento tra i tipi di persone nella chiesa e i materiali usati.

L’uomo naturale è per natura pigro riguardo alle cose di Dio e  può essere accostato alla paglia.

L’uomo carnale è iperattivo , competitivo e religioso , dà un grande  valore  alla quantità  e può essere accostato al legno.

L’uomo maturo è colui che ha acquisito i valori  del Regno di Dio  che uniscono la qualità alla quantità e può essere accostato ai materiali preziosi.

 

Un interessante raffigurazione di quanto abbiamo detto è descritta nella storia dei tre porcellini.

 

Pastore

Fabrizio Terregna