domenica 8 dicembre 2013

Come entrare nel Regno

 
Come entrare nel Regno dei cieli (Matteo 4: 17 e 23)        
 
 
Gesù esordisce in questo modo predicando il “Regno dei cieli si è avvicinato a voi “.
Il regno dei cieli è per natura invisibile agli occhi umani, ma i suoi effetti sono visibili infatti  Egli guarì gli ammalati e rialzò gli infermi,(Matteo 4:23) queste sono alcune caratteristiche del regno dei cieli.
 
Dove era stato il regno dei cieli fino a quel momento ?
Certamente non era stato assente , ma dalle parole di Gesù possiamo dire che era stato lontano e si manifestava sporadicamente.
Perché si era allontanato ?
A motivo della caduta dell’uomo descritta nella Genesi, dove l’uomo ha affidato a Satana il dominio ricevuto da Dio, nella creazione.
Quell’ atto permise l’avvento di un altro regno che portò le  persone alla debilitazione.
  
Gesù riapre la porta della speranza per riportare l’essere umano nella condizione ottimale pensata da Dio .


L’ UNICA SPERANZA E’ RIENTRARE NEL REGNO. COME ?

In (GIOVANNI 3 : 3 e 5) Gesù rivolgendosi ad un uomo religioso che aveva molte domande  dice che era “necessario nascere di nuovo per vedere e entrare nel regno dei cieli.

Questo principio di vedere e entrare era stato adottato anche da Mosè nella conquista della terra di Canaan ,  quando  inviò  12 spie, per esplorare la terra , prima di entrarvi.

In caso contrario  la nostra ricerca sarà a tastoni (Atti 17:27) benché il  regno sia vicino a noi.  Potremmo assomigliare questo principio,  all’accensione di  un’applique per la notte, che ci permette di vedere il cammino a breve distanza , anche se intorno  è buio.

Un atto soprannaturale di Dio nella nostra vita, dietro nostra richiesta, ci permetterà di vedere e arrivare al “regno dei cieli che è vicino a noi”.
 
 
Nel vedere l’uomo riceve comprensione dell’esistenza del regno.
Gesù dopo aver parlato del vedere dice che l’uomo deve entrare nel regno, perché ?
Nel vedere il regno e le sue manifestazioni l’uomo è attratto dalle virtù implicite del regno che sono  descritte in (Romani 14:17)  le pregusta, ma per viverle pienamente deve compiere il passo successivo cioè entrare .
In (Giovanni 3:5) Gesù mostra a Nicodemo come vivere le virtù del regno dei cieli, dicendo “deve entrare” inoltre Gesù rivela che per questo passo è necessario l’intervento della Parola di Dio e dello S. Santo, non basta la buona volontà, né la discendenza religiosa e tanto meno gli sforzi umani (Giovanni 1: 12-13)   perché ?
Nel momento della decisione di volere vivere questo Regno dei cieli , entrano in ballo le forze contrarie che sono presenti dentro di noi e intorno a noi. Per spiegare meglio quali  sono prenderemo come esempio ancora : gli esploratori della terra di canaan  in (Numeri 13:20-33).
Gli esploratori andarono  e videro che la terra era fertile e buona , una terra dove scorre latte e miele espressione usata per rendere chiaro la misura della bontà del paese, però c’erano gli ostacoli rappresentati dai giganti presenti e quei giganti ,
”ingigantivano”  il loro senso di debolezza e inferiorità,  infatti gli esploratori dissero: Sembravamo locuste davanti a loro.
Per cui la paura del fallimento li prese e lo scoraggiamento si impadronì di loro inducendoli a desistere dalla conquista. Lo stesso  avviene anche oggi  quando una persona decide di voler  conoscere Gesù per la salvezza, entrano in ballo fattori interni come sentirsi indegno, dubbi, incredulità che produce solo scoraggiamento  e fattori esterni che la fanno apparire come una “mosca bianca” a causa della rarefazione della fede autentica in Gesù.
Ecco perché  Gesù ha detto che abbiamo bisogno dello “Lo Spirito Santo e della Parola” per entrare. Infatti Essi  si attivano per  noi e ci aiutano a superare quegli  ostacoli interni ed esterni,   così da poter entrare nel regno dei cieli  iniziando  a  viverne  le virtù  e godere dei frutti che lo distinguono.
NEL REGNO DEI CIELI NON SI ENTRA QUANDO UNA PERSONA MUORE, MA QUANDO UNA PERSONA  RINASCE  GRAZIE A  GESU’. 
 
Past.
Fabrizio Terregna