lunedì 26 marzo 2018

Quale è la differenza tra lamentarsi e mormorare ?


Qual è la differenza tra lamentarsi e mormorare ?

Sono definizioni date per assunto sulla base del libro della bibbia nella quali sono riportate.

Cioè se è scritto in  Geremia è una lamentazione ma se riguarda il popolo di Israele è un mormorio ?  ( Lamentazioni e Numeri) 

Sono entrambi  legittimi solo quando sono presenti nella nostra vita ?

Dio approva o disapprova tutti e due ? 

 
Come faccio a distinguerli ?

 Longman ha iniziato la sua osservazione , identificazione e distinzione  meditando il Salmo 46 che nei versi 2-3 e 6 mostra il caos cosmico e  il caos sociale. Questa è in sostanza una rappresentazione escatologica che si realizza ai nostri giorni: le montagne si muovono, la terra cede e si sbriciola; le nazioni si infuriano, e i regni barcollano.

Ma nell’insieme  il Salmo 46 è comunque un "salmo corporativo di fiducia", una preghiera cantata in mezzo al caos. C'è un lamento implicito, perché il caos è ancora caos e non è piacevole vivere nel mezzo del caos. Ma la fiducia prevale.

Dio ci dà certi salmi  e libri nella bibbia come Giobbe e Lamentazioni - per comunicarci  che non disprezza “i nostri lamenti".  

Allora sollevo la domanda: mentre è piacevole sapere  che Dio non disprezza i nostri lamenti,  dobbiamo chiederci quanto spesso risponde loro? Raramente, quindi cosa dovremmo fare? Dovremmo continuare a lamentarci ?

L'insegnamento generale della Scrittura,  "è che c’è un livello più maturo della  sofferenza che  passa dal lamento alla confidenza", come fa il Salmo 46.

Mentre c’è anche un livello infantile di sofferenza che passa dal lamento alla mormorazione.

"Qual è la differenza tra lamentarsi e mormorare?" Chiese Longman.

Per prima cosa, in un lamento, stai parlando a Dio,  sottintendendo che hai ancora fiducia in Dio, nella mormorazione stai disapprovando  Dio.

La risposta di Dio alle mormorazioni descritte nel libro dei  Numeri  apre la terra sotto gli israeliti.

Il lamento descritto nei libri di Giobbe o Geremia , è sicuro, e conduce  all'adorazione.

E’ PERMESSO LAMENTARSI DURANTE IL CULTO.

 Longman ha proseguito nella sua osservazione dicendo che : I cristiani moderni hanno tolto la tradizione del  lamentarsi nel culto cristiano, sostituendola con una  gioia superficiale.

UN PERICOLO NASCOSTO

La lode che parla di fiducia  può essere recitata, quando è espressa nei periodi che richiedono correttamente lamentarsi. ( Proverbi 25: 19-20). Altro esempio: I salmi che parlano di protezione  possono essere usati per una falsa sicurezza, per non pentirsi del peccato. Geremia ha criticato questo atteggiamento, dicendo agli antichi israeliti che non potevano assumere la presenza di Dio solo perché vivevano vicino al suo tempio (Ger 7: 1-15).

Longman ha sottolineato: "Dio rispose alla presunzione dei giorni di Geremia abbandonando il tempio e portando i babilonesi a distruggerlo".

Sì, Dio il Divino Guerriero difende Israele in molte occasioni della loro storia, ma trasforma anche il suo potere contro di loro quando peccano. Non dovremmo essere così preoccupati di avere Dio dalla nostra parte, quanto molto di più di essere certi che  noi siamo dalla sua.

Allo stesso modo, nel Salmo 46, c'è una famosa affermazione fiduciosa su Gerusalemme: "Dio è in mezzo a lei". E qui Longman traccia un contrasto con il Nuovo Testamento: "La presenza protettiva di Dio non è più centrata in un luogo fisico . "In mezzo ai nostri stessi lamenti, non ci fidiamo del fatto che ci sia qualche luogo santo sulla terra, ma che Gesù è morto e ha promesso di essere con noi e in noi.

Quando viene Gesù,  il Divino Guerriero, Giovanni il Battista lo battezza e si aspetta che raccoglierà tutta la pula,  la brucerà e porterà l'ascia nel legno marcio.
Più tardi, quando è in prigione, Giovanni  è confuso perché Gesù sta guarendo i malati e predicando il vangelo invece di porre l'ascia alla radice degli alberi. Gesù risponde dicendo che è davvero il Divino Guerriero, ma ha intensificato la battaglia attaccando poteri spirituali piuttosto che fisici.

QUALE È ALLORA IL CONFORTO PER I CREDENTI CHE OGGI SI STANNO LAMENTANDO ? :

Dio in Cristo consola  coloro che soffrono e gemono per motivi appropriati e richiama coloro che recitano preghiere artefatte con la bocca senza distinguere i tempi e  le stagioni.

Al di sopra di tutto è indispensabile che ogni cosa sia fatta con la fede basilare nel cuore  che porta all’adorazione di Dio. ( 1 Pietro 4: 12-19)
Infine dovremmo sapere che Dio ha stabilito un giorno in cui giudicherà ogni opera empia costruita contro  i figli di Dio e contro il bene in genere.

13 Ma nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi perché anche nella rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare. 14 Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo, perché lo Spirito della gloria e lo Spirito di Dio riposa su di voi. 15 Nessuno di voi abbia a soffrire come omicida o ladro o malfattore o delatore. 16 Ma se uno soffre come cristiano, non ne arrossisca; glorifichi anzi Dio per questo nome.
17 È giunto infatti il momento in cui inizia il giudizio dalla casa di Dio; e se inizia da noi, quale sarà la fine di coloro che rifiutano di credere al vangelo di Dio?
18 E se il giusto a stento si salverà, che ne sarà dell'empio e del peccatore?
19 Perciò anche quelli che soffrono secondo il volere di Dio, si mettano nelle mani del loro Creatore fedele e continuino a fare il bene.


A presto

Fabrizio Terregna