martedì 26 marzo 2013

La chiesa Sanitaria Locale.(SERIE CHIESA)


  “SERIE CHIESA” Parte 1

  LA CHIESA SANITARIA LOCALE DI DIO. (Giacomo 5:13-19)

Attraverso questo testo comprendiamo ulteriormente l’ importanza  della chiesa.

INTRODUZIONE “MOLTO PUO’ LA PREGHIERA DEL GIUSTO, FATTA CON EFFICACIA “.

 

Ogni governo o Regno che sia all’altezza di tale nome, deve per forza sviluppare un sistema sistema sanitario di cure, per i deboli. Dio da sempre ha concepito il Suo Regno con un sistema di aiuto e sostegno ai deboli della chiesa e della società. Questo sistema viene fornito attraverso la chiesa che è il corpo di Cristo.

 

In questo contesto la parola preghiera è citata 7 volte, ogni volta fa riferimento ad uno specifico  tipo  di preghiera.

Giacomo lo scrittore veniva chiamato, Ginocchia di Cammello per la sua esperienza nel tema della preghiera, inoltre era il fratello carnale del Signore Gesù.

 La preghiera è il più grande privilegio e una  responsabilità dei credenti.

Ogni cosa che Dio fa attualmente sulla terra passa necessariamente attraverso una richiesta. Gesù disse “Anche voi farete le opere mie “.

 3 Aree e modi specifici  di preghiera:

 

1) Nelle afflizioni :(Verso 13) La parola afflizioni non parla di malattie ma di problemi generali. Denota circostanze esteriori che causano dolori interiori.

Circostanze che causano stress, tensione, ansia, preoccupazione.

 Potrebbero essere cause finanziarie, relazionali, famigliari.

Situazioni che disturbano il cuore e allontanano la pace di Dio.

Situazioni che potrebbero sembrare banali agli occhi degli altri, ma che, per chi le vive sono fonte  di angoscia, Gesù non banalizza nessuna situazione che riguarda i Suoi figli.

 Davide dice nel (SALMO 18:6)Nella mia distretta invocai l’Eterno ed Egli udì la mia voce.

 

A)(GIACOMO 5:12)Non giurate…. E’ pratica usuale fare riferimento a stratagemmi prettamente umani , quando si è sotto stress. Il giuramento era una forma di impegno ai tempi biblici, oggi ci sono altre forme di impegno soprattutto nell’economia che opprimono le famiglie.

Dio ci invita a ricorrere alla Sua provvidenza , attraverso la preghiera.

 

 B)Altra situazione viene presentata sempre al (Verso 13) sei felice CANTA INNI DI LODE.

Sei gioioso canta. Sono caduti i tuoi legami gioisci, Dio stà provvedendo Alleluja.

La gioia è contagiosa.Vuoi portare un po’ di gioia a casa tua CANTA INNI DI LODE. Dio rende l’uomo felice, per  trasmettere attraverso di lui , un po’ dell’atmosfera  del cielo.

 Il cristianesimo non è in chiave minore , ma è un canto di gioia, il culto è celebrazione.

Nella bibbia c è 550 volte la parola LODE,per significare che  è uno stile di vita.

Oggi sembra essre una vergogna essere felici. Tutti sono contro qualcosa.

 

Giacomo presenta la vita come un’alternarsi di situazioni e sentimenti.

Situazioni che provocano gioia o dolore .

 La chiesa è pensata per relazionarsi con ogni tipo di persona sia felice che triste,

Per accoglierla e accompagnarla  in ogni situazione.

 

2) Sei malato:(Verso 14) In questo caso chiama gli anziani , i Pastori.

 C’è  chi chiama il Pastore per tutto, e chi al contrario MAI.

 Quando sei malato, senza forza, allettato fisicamente, moralmente spiritualmente, chiama. Quando sei infermo  incapace di muoverti, legato, come Lazzaro nella tomba, abbattuto come l’uomo alla piscina di betesda. Chiama gli anziani.

A volte aspettiamo, sperando che la situazione migliori da sola, invece peggiora.

Giacomo ci invita, a usufruire del sostegno che Dio ha stabilito, nella chiesa attraverso i Suoi leader.

A loro volta i leader  dovranno affrontare le battaglia, usando  la stessa arma dei credenti : La preghiera.  
 
Nello specifico:

LA PREGHIERA DELLA FEDE.   Non dovranno  supplicare  ma pregare esercitando la FEDE.

I Pastori dovrebbero attingere a quei  doni che Dio ha posto in loro per sostenere il popolo.

Lo faranno  non per spettacolo, ma per effettivo servizio. Infatti la bibbia dice “chiami” lasciando intendere una certa discrezione.

 
3) (VERSO 16) La preghiera per i fratelli.
 Prega per Le Persone Che Sono In Chiesa E per Quelle Che Vorresti Vedere In Chiesa.
Adesso ci viene presentato un modello di preghiera generale. Un’ attività comune della chiesa. La  preghiera  gli uni per gli altri.
Un segno della nostra  comprensione  dell’appartenenza ad una comunità è : RICORDARSI DEI FRATELLI.   SEMPRE.
Ricordarsi dei nostri fratelli nelle riunioni specifiche di preghiera , quando sei solo  a casa, ricordarsi di pregare  per gli amici, sia che siano presenti o lontani fisicamente .
 
(Verso 17-20) LA PREGHIERA PER LE PERSONE SVIATE.
 
LE PERSONE POSSONO ALLONTANARSI DALLA CHIESA , MA NON POSSONO ALLONTANARSI DALLA NOSTRA PREGHIERA.
In questo ultima parte viene trattata la preghiera attraverso un modello dell’A. T. :  ELIA.
Elia visse in un periodo di idolatria ma prevalse sulla sviamento generale pregando.
Elia pregò affinché le persone lontane tornassero al vero Dio.
Elia pregò intensamente benché fosse soggetto alle nostre stesse passioni :
 "Rabbia, scoraggiamento, vendetta, sconforto e depressione."
Elia pregò lasciandosi guidare dallo SPIRITO SANTO. (Versi 17-18)
QUESTO PER  DIRTI CHE PUOI PREGARE ANCHE TU.
FINCHÈ IL MIRACOLO  ARRIVA 
CONTINUA  A  PREGARE.
 
Concludiamo questa prima parte  evidenziando l’importanza di appartenere ad una chiesa , per ricevere supporto nel momento del bisogno.
 
 
 FABRIZIO T.

venerdì 8 marzo 2013

Indovina chi viene a cena?



Serie Adorazione

Titolo : Indovina chi viene a cena.(Luca 7:36-50)

Introduzione (Luca 7:42)

Gesù nel verso soprascritto pone una domanda a Simone, che parafrasata intende : Come ti sembra , chi ama di più , come valuti le cose. Questa domanda fece Gesù a Simone il fariseo dopo avergli esposto una parabola.
 
Questo modo di procedere di Gesù mi spinge ad una considerazione , cioè che la nostra adorazione è dettata dalla considerazione o valore che noi diamo alle cose e alle persone.
Inoltre al valore che noi diamo a noi stessi nei confronti delle cose che abbiamo davanti.

Infatti Gesù inizia questo discorso con Simone il fariseo perché lui si reputava sufficientemente a posto nei confronti di Gesù. Lo dimostra il fatto che si limitò all’invito a Gesù , ma senza onorarlo veramente . Mentre la donna reputava Gesù prezioso e se stessa davanti a Lui estremamente bisognosa e mancante . Lo dimostrano i fatti narrati nell’episodio.

Inoltre Simone, figura della religiosità , ragionava in termini di sufficienza. Mentre la donna peccatrice ragionava in termini di abbondanza.

L’adorazione a Dio è condizionata  da questi fattori, cioè da come valutiamo Gesù e come valutiamo noi nei Suoi confronti.

Infatti Gesù terminerà il suo discorso affermando che:
Chi più ha ricevuto perdono più ama.

La bibbia dice  :
Come l’uomo pensa nel suo cuore così egli è (Proverbi 23:7).

Se qualcuno pensa di essere qualcosa e non lo è si inganna (Galati 6:3).

La domanda da porsi è : Chi guida la mia percezione e valutazione delle cose e delle persone (Matteo 15:14) .

 

Adesso vediamo di contro il modo di agire della donna, che gli viene dettato da quei fattori che abbiamo già citato.
La bibbia la presenta come una vera adoratrice.

 

 La donna è spinta da una percezione di se stessa quale bisognosa, e dalla valutazione che lei aveva di Gesù. (Luca 7:37)

Non si limita alle buone intenzioni , alle parole di rito e di circostanza, ma mette in campo tutta se stessa e  quello che ha.

 

 La donna coglie l’opportunità che gli si presenta davanti, mentre il fariseo perde la possibilità di essere vero amico di Gesù Cristo.

La donna cogliendo l’opportunità (non’è opportunista)riceve quello che stava cercando cioè : Il perdono, la guarigione della sua anima, e una nuova chance di vita, inoltre diventerà un esempio (“famosa”) per tutti quelli che leggono l’evangelo.

Gesù dona a tutti la stessa chance di ricevere atti miracolosi e diventare veri adoratori ma bisogna saperla cogliere.

 

I PASSI DELL’ADORAZIONE

 

1)La donna fù dispendiosa : quando la percezione del nostro bisogno è grande anche la nostra adorazione è dispendiosa, totale. Infatti lei usò i mezzi che aveva a disposizione : le mani, gli occhi,i capelli e l’olio .

 

2) La donna fù coraggiosa : sembra una stonatura ma non lo è perché solo chi non più niente da perdere diventà coraggioso e audace. La donna si vedeva povera e questo la spinse ad agire con coraggio entrando in casa di un fariseo.Inoltre considerava Gesù un tesoro maggiore.

 

3)La donna fù stravagante: agli occhi dei gli altri invitati sarà risultata fastidiosa, ma Gesù non  valuta l’apparenza ma la sostanza, e di fatto lei aveva dato tutto . Molte persone sono stravaganti nel loro modo di rapportarsi a noi e a Gesù, ma quello che conta è:  Alla fine della loro performance rimane il profumo di olio .
 

LA POSIZIONE DELL’ADORATORE

 

1)La donna si mise ai Suoi piedi e di dietro. Puliamo questa frase da ogni sospetto di dominio maschile o retrograzia. NO, non c’entra niente la cultura moderna o antica , orientale o occidentale. La donna si mise dietro a Gesù perché quella è l’unica posizione che può avere un adoratore, quando vuole adorare. Sia che adori Cristo o altre cose , la posizione non cambia , le cose che adoriamo stanno per forza davanti a noi e sopra noi anche se non ce ne rendiamo conto.

Nel caso della donna quella posizione la salvò, perché tutti quelli che erano lì pronti ad accusarla o scacciarla dovevano necessariamente  prima affrontare Cristo , che come la storia ci narra la assolse dai peccati che aveva commesso.

Inoltre la congedò con la salvezza e con la pace , non solo quella interiore , ma anche quella esteriore e sociale.

 

Terminiamo la nostra storia con la domanda che Gesù fece a Simone

Nel verso 44  : Simone vedi questa donna? Adesso come la valuti?

E tu come valuti.

 

Cristo fa nuove tutte le cose.

 

Dio vi benedica

Fabrizio Terregna

venerdì 15 febbraio 2013

Come ascoltare...


 
Serie “Come ascoltare la voce del Signore” Parte 2°

Disturbi all’ascolto della voce di Dio.

Il Problema di una mente ottusa.

Introduzione (Salmo 29 :1-7)

Nel salmo ventinove sono descritte varie virtù della voce di Dio.

1) la voce del Signore è potente

2) La voce del Signore è piena di Maestà

3) La voce del Signore rompe i cedri, abbassa l'alterigia

4) La voce del Signore fa danzare

5) La voce del Signore apre una strada nel fuoco nemico

6) La voce del Signore fa tremare i deserti della vita

7) la voce del Signore fa partorire,  da forza per cose impegnative.

In questo salmo le potenza della voce del Signore è descritta in molti modi, culminando con l’affermazione che Dio è sovrano da sempre, anche sui diluvi più devastanti.

Da quanto detto sopra deduciamo che la voce del Signore non può essere bloccata.

Ma come tutti i modi di trasmissione dati , può essere disturbata.

Infatti il verso (Salmo 29:3) ci dice che “La voce del Signore è su molte acque”

anzi usando un rafforzativo dice “sulle grandi acque”.

Questo conferma quanto detto sopra , cioè la voce del Signore è potente, ma non è l’unica voce esistente, ci sono molte voci che tu puoi ascoltare.

Per chiarire meglio questo passaggio, voglio menzionare il miracolo di Pietro che cammina sulle acque (Matteo 14:28-30) . Anche in questo caso, Pietro ascolta l’invito di Gesù ad andare a Lui, ma il contesto in cui ascolta questo invito è disturbato dalla tempesta , dalle acque agitate intorno a loro. Il risultato è che Pietro , riesce a usufruire della stessa potenza che permette a Cristo di non affondare nell’acqua ma  soltanto per poco tempo.

Per restare in piedi nelle battaglie della vita, è fondamentale scoprire che il cristianesimo è una relazione e non una religione.

 

Nella parabola del seminatore in (Luca 8: 4-15) Gesù usa un’illustrazione tratta dalla vita contadina per mostrarci il perché alcuni non arrivano alla fede che salva pur ascoltando il messaggio potente del vangelo.

Gesù ci mostra tre fattori che concorrono affinché lo scopo di Dio di salvare si attui nella vita di una persona.

1) Il seminatore :  Gesù o Suoi rappresentanti.

2) Il seme: La Bibbia, che è la Parola di Dio.

3) Il terreno: La mia vita cognitiva.

 Il problema secondo Gesù  non è mai nell’insufficienza del seme ( la bibbia) o nella svogliatezza del seminatore (Dio) ma nel terreno,così come insegna la vita agricola.  Gesù parla di quattro tipi di terreno che rappresentano quattro tipi di persone:

Il primo terreno che Gesù ci presenta è quello particolarmente duro dei sentieri, infatti a quei tempi i sentieri si formavano attraverso il continuo camminare delle persone attraverso i campi per giungere al posto desiderato.

Questo primo terreno rappresenta una mente ottusa.

Con ottusa intendo una mente che è bloccata dalla “contrarietà ad imparare”, di solito ottuso è colui che non riesce ad imparare, ma in questo caso è colui che non vuole . Come spiega l’epistola agli (Ebrei 4:7).

 Un atteggiamento di rifiuto. Perché ?

1) Orgoglio, che porta le persone a dire: Io non voglio che qualcuno mi dica cosa fare, io non voglio che qualcuno mi guidi, io posso farcela da solo, io voglio autogestirmi,   io voglio risolvere i miei problemi da solo.

2) Paura ,  del fanatismo religioso, della vita cristiana, delle possibili rinunce, paura del futuro, paura dell’ignoto, la paura è presente anche  nei circoli religiosi perché manca la conoscenza dell’amore di Dio. (1 Giovanni 4:18)

3) Amarezze, le amarezze causano l’indurimento del cuore, le delusioni, le ingiustizie, i lutti , le crisi. Queste cose e altre simili, portano le persone ad assumere posizioni di pregiudizio verso tutto e tutti, anche verso il bene. Oggi le persone sono marcatamente sfiduciate e sospettose, ma Dio non è colpevole delle difficoltà della vita.

Il secondo terreno che Gesù ci presenta è una mente superficiale (Luca 8: 6 e 13)

Questo avviene anche nelle chiese, dove le persone si fermano allo stato emotivo della fede, dove si risponde alla parola del vangelo con impulsività sul momento

Dove si crede che partecipare alla funzione religiosa sia la risposta alle sollecitazioni provocate dalla predicazione. Dopo passato quel momento viene lo stadio dell’applicazione pratica della parola e allora tornano sui loro passi. Perché manca la radice. Confondono il sapere con applicare.

Il terzo terreno è una mente soffocata, (Luca 8:7 e 14) , una mente che pensa di poter fare tutto, di occuparsi di tutto, sono i tuttologi , una mente piena di impegni ma senza priorità. Sono talmente pieni che catapultano Dio e la Sua parola fuori dalla loro vita. Queste persone confondono attività con produttività.

In questo terreno agiscono tre fattori comuni a tutti:

I piaceri, le ricchezze, le sollecitudini. Erroneamente si crede che le ricchezze, diano tutti i piaceri, sbagliato come dimostra la cronaca quotidiana, e per rincorrerle si diventa ansiosi. Questa è chiamata la catena di Satana.

Il quarto terreno , è una mente curata, (Luca 8: 8 e 15).

Una mente curata, è caratterizzata da:

1) Una giusta apertura per ascoltare

2) Determinazione per eliminare, le distrazioni.

3) Volontà per collaborare

Gesù disse che ritengono la parola, che nel tempo stabilito porterà il Suo frutto di benedizione, salvezza e liberazione nella loro vita.

 

Dio vi Benedica

 

Fabrizio Terregna

 

 

martedì 5 febbraio 2013

Il Silenzio di Gesù.


 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un grande valore: il silenzio.

In una società che va veloce, a ritmi frenetici è facile perdere la tranquillità e la pace.

Gesù cercò la quiete in diverse occasioni. Lui non usò la solitudine per isolarsi,( come una forma umana di orgoglio) , nel libro dei proverbi è scritto:” chi si separa cerca la propria gloria” (Proverbi 18: 1)

Gesù cercò il silenzio per stringersi al Padre, per esercitare così un ministero più efficace.

 

Lui mostrò  l’importanza di mantenere una relazione viva col Padre, attraverso l’ascolto della Sua voce, la stessa che parlò ad Elia il profeta.

 Quella voce non era nel vento, non era nel terremoto, non era nel fuoco, ma era in un dolce sussurro.(1 Re 19:11- 12)

 

I  momenti importanti, in cui Gesù si separò per ascoltare.

 

1) Appena dopo aver ricevuto nel battesimo la conferma del Padre, Gesù si trovò solo nel deserto per resistere a Satana, che giocò d’astuzia usando la Parola per farlo cedere alla tentazione, ma  Gesù rispose con la stessa Parola e con l’autorità e la forza acquisita dal tempo d’intimità col Padre  lo mise  K.O. (Luca 4 :18)

 

2) Gesù si separò per cercare la volontà del Padre prima di decisioni importanti :”La scelta dei Suoi discepoli”. Anche noi dovremmo seguire la regola di Gesù prima di unirci alle persone , con vincoli quali: l’amicizia , il matrimonio, la scelta di soci nel lavoro.  La gente oggi si unisce con  leggerezza e superficialità, i rapporti si inclinano, le conseguenze lasciano grande  amarezza e il risultato è devastante. E’ preferibile chiedere la guida di Dio per evitare che il nostro cuore diventi duro a causa delle molte ferite.  (Proverbi 24:3) dice:

 “con la prudenza rendiamo stabile la casa”.

 

3) Gesù si recò in solitudine dopo la morte di suo cugino Giovanni Battista,  la pressione della popolarità era forte, la richiesta di aiuto da parte delle persone era grande e Gesù,  spinto da una grande compassione guarì i malati e sfamò la folla con 5 pani e 2 pesci. Finito di ministrare cercò un tempo di quiete col Padre. Se stiamo attraversando un periodo di dolore per la perdita di un amico o di un parente, la medicina più efficace è   sperimentare la consolazione di Dio.

 

4) Gesù nel Getsemani non andò solo ma con 3 dei suoi discepoli che invece di aiutarlo a vegliare si addormentarono .Nell’angoscia e nella profonda tristezza Gesù si trovò solo, ma ancora una volta disse: “Padre,Non la mia volontà,ma la Tua  sia fatta”. Gesù non permise alla tristezza e al dolore di separarlo dalla fonte della Sua forza, cioè Dio. Questo fu

il fattore che fece la differenza e gli diede vittoria nel momento più difficile della Sua vita terrena . 

            

5) Gesù non rispose alle accuse ingiuste dei capi dei sacerdoti  in presenza di Pilato, mostrando così La Sua dignità , lasciandolo stupito . Questo atto di non difesa  permise a Dio  di raggiungere lo scopo più alto prefissato ,  la salvezza per  tutta l’umanità.

giovedì 24 gennaio 2013

se non ci fosse lei....


 
 
 




SE NON CI FOSSE LEI……

ESALTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO.

 

Partiamo dal presupposto, che tutti noi crediamo che la bibbia è la parola di Dio , l’unica regola sovrana di fede e condotta. Questo recita il credo apostolico originale. Partiamo anche dal presunto che ognuno ha almeno una volta nella vita letto la bibbia. Quello che mi propongo di fare è di esaltarne le qualità intrinseche, e di sottolineare la necessità della conoscenza della parola di Dio. Questo vale per il  cristiano praticante e no. Oggi infatti anche tra i credenti si evidenzia una povertà caratteriale e spirituale crescente dovuta alla denutrizione del nostro essere interiore.

Le influenze benefiche esercitate dalla Parola di Dio , anche quando è solamente letta meccanicamente sono chiare e si notano nella  vita e nella famiglia, saturando l’atmosfera  di pace e perdono. Lo stesso accade quando le nostre menti e i nostri cuori sono ripieni della Parola di Dio, le sorgenti profonde del nostro pensiero, dei sentimenti e delle azioni vengono guariti e guidati dalla bibbia . La bibbia infatti  afferra, sostiene e solleva tutto il nostro essere dal letame dove spesso ci ritroviamo senza rendercene conto. Infatti la bibbia è la potenza di Dio per chiunque crede, capace di soggiogare i nostri pensieri ribelli, i nostri sentimenti impazziti e la nostra condotta. (Romani 1: 16-17) Inoltre la bibbia è un abisso di perfezione, un tesoro inestimabile di sapienza per la vita. Questo  e altro è compreso nella bibbia, cose che adesso andrò ad elencare.

 

1) La bibbia è il consiglio rivelato di Dio : E’ possibile e purtroppo accade di non apprezzare abbastanza questo dono di Dio a causa della familiarità con cui viene menzionata anche da chi la  usa in modo errato.

Consideriamo in quali tenebre,miseria e confusione ci troveremmo senza la bibbia. Senza bibbia saremmo senza la vera speranza e inciamperemmo continuamente a causa dei nostri pensieri , rispetto a Dio e alla Sua volontà, come anche rispetto alla nostra natura, alla nostra origine e destino. La bibbia infatti ci svela Dio stesso , il mondo in cui viviamo e noi stessi. Inoltre ci indica la via della salvezza (Giovanni 14: 6), il proposito di Dio per ogni essere umano e tratta realtà importanti quali : la vita, la morte, il tempo e l’al di là, la famiglia e i rapporti sociali. (Genesi3 )

 

2) la bibbia ci dà accesso ai pensieri di Dio: (Salmo 92:5; Salmo 139:23 )Pensate quale privilegio  gli uomini ritengano sia attingere alla mente di altri uomini celebri nel campo della scienza , medicina e altro, quanto più per noi che abbiamo la possibilità di attingere ai pensieri del Dio Creatore di tutte le cose e conoscere quel mistero che fu tenuto nascosto per tante generazioni, ma che ora è stato rivelato a noi, attraverso la bibbia. Cose che orecchio non ha udito e occhio non ha visto Dio le ha rivelate attraverso la scrittura, molti bramarono vedere , udire e conoscere le cose che oggi sono alla portata di tutti per condurli alla fede nel Dio onnipotente. Chi comprende queste cose è come un uomo che ha trovato un grande bottino e per la gioia lo scruta con attenzione.(1 Corinzi 2:6-9 ; Matteo 13:16-17 ; Matteo 13:44-46)

 

3) La bibbia è il pensiero di Dio chiaro e semplice : (Salmo 19:7 ) la bibbia è caratterizzata dal fatto che  parla sia al contadino che al professore. Questo la rende unica.  Tuttavia alcuni lamentano la difficoltà nel capirla, questo avviene perché leggono la bibbia come leggerebbero un romanzo o un manuale cioè dall’ inizio alla fine. Ma la bibbia è come un organismo vivente connesso tra varie parti per mezzo di giunture. Non è una sequela di oracoli , o di pezzi di marmo posti uno dietro all’altro ,  ma una composizione organica crescente culminata con la manifestazione del Figlio. ( Galati 4: 4 )  Per leggerla e capirla è necessario iniziare dai capi corda che sono gli evangeli, i salmi e la genesi, da lì tutto il resto diventerà chiaro e soprattutto armonico.

 

4) La bibbia è lo strumento provveduto da Dio per potenziarci: La nostra vita mentale e pratica sono realtà troppo complesse per essere adeguatamente affrontate confidando solo nelle nostre riserve caratteriali, di conoscenza o di esperienza. Fare questo significa lottare su un terreno sdrucciolevole. Ecco perché Dio ha provveduto la Sua parola , lo  strumento adatto  per ogni esigenza che può presentarsi. Le risposte che le molteplici situazioni che affrontiamo richiedono le troviamo nella sapienza e nella potenza depositata nella bibbia. Per quanto grande possa essere l’aiuto che troviamo da altre fonti , nella bibbia abbiamo la certezza della piena sufficienza. Ecco perché ci viene detto di essere ripieni della Parola di Cristo.(Colossesi 3:16)

Fu Gesù a dire “Conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi” (Giovanni 8:32) la bibbia viene intesa erroneamente come la legge emanata da un monarca dispotico per ridurci in  schiavitù e privarci della libertà, tutt’altro la bibbia è  la legge che conduce alla libertà (Giacomo 1:25 ). Questi due termini legge e libertà  sono di solito in contrasto tra loro, ma nell’autentico cristianesimo non lo sono perché Gesù attraverso la Sua parola ci rende liberi dai vari padroni, per servire e operare sotto la spinta dell’amore e della volontarietà. Inoltre conoscere Dio , significa conoscere l’amore, che è il motore che spinge i veri cristiani.

 

5)La bibbia può contare sul sostegno autorevole della terza persona della trinità: Lo Spirito Santo.

Lo S. santo interagisce con e attraverso la bibbia per applicarla ai nostri cuori, come  un sigillo.

Dio non ci ha lasciati soli, con i nostri metodi di studio e con le nostre interpretazioni, ma ci ha fornito un infallibile insegnante che ci giuda in tutta la verità. (Giovanni 16:13)

Lo S. Santo è l’ispiratore della bibbia (2 Pietro 1:20-21) ed’è quindi in grado di amministrarla a tutte quelle persone che stanno cercando una risposta. Lo S. santo come una guida può aiutarci a scoprire, capire  e applicare  tutte le  magnifiche promesse contenute nella parola di Dio per noi.

 

E TU COSA ASPETTI……   

giovedì 17 gennaio 2013

Un 2013 di....


 
 
Parola per il 2013

“Una sicura salvezza” (2 pietro 1:10)

Intro  (Giovanni 13:12)

Avete compreso quello che ho fatto?

Prima di gettarci nel nuovo anno è importante che ci fermiamo a considerare l’anno passato. La storia fa parte dell’uomo .(Historia vitae magistra) cioè: la storia maestra di vita. Le esperienze passate devono generare un bagaglio, un ricordo utile per il nuovo anno. (Romani 5:4) Ognuno di noi dovrebbe scrivere le lezioni che ha imparato nel 2012, per non dimenticarle.

Perché Gesù chiede loro: “Avete capito quello che ho fatto”?   

1) Gesù stava mostrandosi  in una veste nuova, dopo i  miracoli e i Suoi sermoni ora mostrava se stesso come servo degli uomini. Gesù insegna loro , attraverso il principio dell’esempio. Questo nuova immagine di Gesù crea perplessità e resistenze da parte di Pietro , il discepolo esuberante che vuole sempre combattere (Giovanni 13: 8) . La resistenza di Pietro , nei confronti dell’azione di Gesù, comporta il rischio di essere escluso . Ciò significa anche un’altra cosa:

2) Gli uomini in generale e anche i discepoli si ribellano a quello che non comprendono. Ecco perché Gesù è premuroso nel domandare se hanno capito.

Il rischio è quello di procedere nel futuro poveri e ribelli perché non abbiamo compreso l’agire di Cristo verso le nostre vite. In generale l’uomo resiste a Dio perché non lo conosce e non capisce il Suo operare nei suoi confronti. L’uomo si ribella verso ciò che non comprende e preferisce ignorare quello che gli sfugge.

 

3) Troviamo però in questa circostanza anche motivo di gioia, perché quello che i discepoli non avevano capito fino a quel momento, ora lo capivano. Il mistero di Dio fatto carne per servire l’uomo , ora era  esemplificato e andava applicato alla loro vita , come Gesù lo applicava alla propria vita (Giovanni 13: 15,17).

Il mistero non rimane tale per sempre. E quando ci troviamo nella condizione di non  comprendere tutto, vale la regola descritta in
(Giovanni 13:7) .

 

Gesù procede nello spiegare il perché di quel lavaggio, cioè quello che Lui aveva fatto a loro , essi dovevano farlo agli altri. Le nostre esperienze, sia quelle dolorose che quelle di vittoria  con Dio,   possono diventare un aiuto per quanti si trovano in circostanze simili. Non servono per farci salire sul piedistallo della saccenza, ma sul carro dell’assistenza. (1 Timoteo 1:16) 

Adesso passiamo al 2013 senza dimenticare quanto ricevuto nel 2012.

 

Dovremmo come chiesa , impegnarci nel rendere sicura la nostra elezione e vocazione (2 Pietro 1:10) .

COME FARLO ?

1) L’apostolo  indica nell’ impegno a coltivare le virtù della vita cristiana , un mezzo per assicurare la nostra vocazione e salvezza. (2 Pietro 1: 10)

 

2) Si coltiva la nostra vita come  : Ricordando , le esperienze vissute con il Signore, come detto prima, anche se supponiamo di averle acquisite. Ricordando le verità anche se le conosciamo. Ricordare è anche  sinonimo di ripetere ed’ è una forma pedagogica per inculcare , stabilire le virtù di Dio nella nostra vita. (2 Pietro 1:12 )

La chiesa e i suoi leader, non sono maestri di novità , benché annuncino la “Buona nuova notizia”, ma sono chiamati a rendere chiare e pratiche quelle virtù che  donano felicità e stabilità all’esistenza dell’individuo.

 

Il contrario è descritto nel (verso 9) del capitolo in questione , come dimenticare e perdere. Chi infatti non si impegna nel coltivare le virtù, rischia in due direzioni:

 

A) Verso il passato, diventa cieco e miope e dimentica il perdono , le liberazioni attuate dal Signore , le ricchezze della presenza di Dio nella propria vita e famiglia.

 

B) Verso il futuro perché non usufruisce delle promesse di Dio, che donano speranza e forza alla vita quotidiana.(2 Pietro 1: 3- 4)

 

L’ impegno non deve essere vissuto come uno sforzo, inteso a guadagnarci il paradiso, né come un merito che ci dà credito davanti a Dio. NO

L’impegno è la risposta nostra all’amore incondizionato di Dio, il quale ci ha messo in grado di partecipare alla Sua natura. (2 Pietro 1:4)

E’ la risposta all’amore di Cristo che ci ha donato tutte le cose che servono per vivere quotidianamente e spiritualmente. (2 Pietro 1 :3)

L’impegno è la risposta alla grazia di Dio , alla Sua potenza che opera in noi,  e con noi. (2 Pietro 1: 5)

 

Conclusione:

 

Il nostro  impegno è il segno distintivo che L’AMORE DI DIO è ENTRATO NEI NOSTRI CUORI. ( Giovanni 3:16)

 
 Fabrizio