Come entrare nel Regno dei cieli (Matteo 4: 17 e 23)
Gesù
esordisce in questo modo predicando il “Regno dei cieli si è avvicinato a voi
“.
Il regno
dei cieli è per natura invisibile agli occhi umani, ma i suoi effetti sono
visibili infatti Egli guarì gli
ammalati e rialzò gli infermi,(Matteo 4:23)
queste sono alcune caratteristiche del regno dei cieli.
Dove era stato il regno dei cieli fino a quel
momento ?
Certamente
non era stato assente , ma dalle parole di Gesù possiamo dire che era stato lontano e
si manifestava sporadicamente.
Perché si
era allontanato ?
A motivo
della caduta dell’uomo descritta nella Genesi, dove l’uomo ha affidato a Satana
il dominio ricevuto da Dio, nella creazione.
Quell’ atto
permise l’avvento di un altro regno che portò le persone alla debilitazione.
Gesù riapre
la porta della speranza per riportare l’essere umano nella condizione ottimale
pensata da Dio .
L’ UNICA
SPERANZA E’ RIENTRARE NEL REGNO. COME ?
In
(GIOVANNI 3 : 3 e 5) Gesù rivolgendosi ad un uomo religioso che aveva molte
domande dice che era “necessario nascere
di nuovo per vedere e entrare nel regno dei cieli.
Questo principio di vedere e entrare era stato
adottato anche da Mosè nella conquista della terra di Canaan , quando inviò
12 spie, per esplorare la terra , prima di entrarvi.
In caso
contrario la nostra ricerca sarà a
tastoni (Atti 17:27) benché il regno sia
vicino a noi. Potremmo assomigliare questo
principio, all’accensione di un’applique per la notte, che ci permette di
vedere il cammino a breve distanza , anche se intorno è buio.
Un atto
soprannaturale di Dio nella nostra vita, dietro nostra richiesta, ci permetterà
di vedere e arrivare al “regno dei cieli che è vicino a noi”.
Nel vedere
l’uomo riceve comprensione dell’esistenza del regno.
Gesù dopo
aver parlato del vedere dice che l’uomo deve entrare nel regno, perché ?
Nel vedere
il regno e le sue manifestazioni l’uomo è attratto dalle virtù implicite del
regno che sono descritte in (Romani 14:17)
le pregusta, ma per viverle pienamente deve compiere il passo successivo
cioè entrare .
In (Giovanni 3:5) Gesù mostra a Nicodemo come vivere le
virtù del regno dei cieli, dicendo “deve entrare” inoltre Gesù rivela che per
questo passo è necessario l’intervento della Parola di Dio e dello S. Santo,
non basta la buona volontà, né la discendenza religiosa e tanto meno gli sforzi
umani (Giovanni 1: 12-13) perché ?
Nel momento
della decisione di volere vivere questo Regno dei cieli , entrano in ballo le
forze contrarie che sono presenti dentro di noi e intorno a noi. Per spiegare
meglio quali sono prenderemo come
esempio ancora : gli esploratori della terra di canaan in (Numeri 13:20-33).
Gli
esploratori andarono e videro che la
terra era fertile e buona , una terra dove scorre latte e miele espressione
usata per rendere chiaro la misura della bontà del paese, però c’erano gli
ostacoli rappresentati dai giganti presenti e quei giganti ,
”ingigantivano” il loro senso di
debolezza e inferiorità, infatti gli
esploratori dissero: Sembravamo locuste davanti a loro.
Per cui la
paura del fallimento li prese e lo scoraggiamento si impadronì di loro
inducendoli a desistere dalla conquista. Lo stesso avviene anche oggi quando una persona decide di voler conoscere Gesù per la salvezza, entrano in
ballo fattori interni come sentirsi indegno, dubbi, incredulità che produce
solo scoraggiamento e fattori esterni
che la fanno apparire come una “mosca bianca” a causa della rarefazione della
fede autentica in Gesù.
Ecco
perché Gesù ha detto che abbiamo bisogno
dello “Lo Spirito Santo e della Parola” per entrare. Infatti Essi si attivano per noi e ci aiutano a superare quegli ostacoli interni ed esterni, così
da poter entrare nel regno dei cieli
iniziando a viverne le virtù
e godere dei frutti che lo distinguono.
NEL REGNO
DEI CIELI NON SI ENTRA QUANDO UNA PERSONA MUORE, MA QUANDO UNA PERSONA RINASCE
GRAZIE A GESU’.
Past.
Fabrizio Terregna