Serie
Incontri – Parte seconda
Titolo :Troppo
bello per essere vero”
Testo
(Giovanni 4:15-24)
Introduzione
Il
cristianesimo è gustoso.
C’è
qualcosa di speciale nel conoscere Dio.
1)La parola
di Dio è dolce. ( 1 Pietro 2: 3)
2)Lo
Spirito di Dio è acqua viva. ( Ebrei 6: 4 )
3)La relazione
con Dio è rigenerante. ( Salmo 34:8)
Tutta la
bibbia mostra l’incontro con Gesù , come qualcosa di estremamente attraente.
Pietro
disse: Da chi andremo ? Solo tu hai
parola di vita eterna.
Quando
incontri Gesù un pensiero si affaccia alla mente “Troppo bello per essere
vero”.
Quando
qualcosa non è un piacere diventa un dovere.
Anche
i doveri descritti nella bibbia possono essere vissuti con profondo piacere,
perché c’è Gesù, se non ci fosse Lui, sarebbero solo estremi sforzi per
compiacere un Dio tiranno.
La parola
piacere significa: vivere con piacere,
essere compiaciuto da…., fare le cose con gioia.
Dio fa le
cose con gioia, ecco perché ama un
donatore allegro. (2 Corinzi 9:7)
Siccome Gesù è un piacere, quando lo incontri,
avverti la Sua soddisfazione .
1) Quando incontri Gesù , desideri incontrarlo di nuovo.
(Giovanni 4:15)
La donna
espresse una richiesta : Dammi l’acqua affinché non torni qui.
Gesù le
rispose : Chiama tuo marito e torna qui.
Cerchiamo
di capire il perché di questa richiesta
e di questa risposta.
La
richiesta della donna è l’atteggiamento tipico di alcune persone che vogliono soddisfare la loro insoddisfazione,
ma mantenere la loro indipendenza.
In altre
parole, lei sta dicendo risolvi i miei problemi e lasciami andare.
Ma questo è
impossibile perché i problemi nascono dall’insoddisfazione, che si placa solo
con la presenza costante di Gesù.
Come Cristo
stesso disse :” L’acqua che Io gli darò, diventerà in lui una fonte”.
Inoltre Gesù non acconsentì alla sua richiesta perché amava la samaritana e desiderava incontrarla
di nuovo.
Altra
motivazione della richiesta della donna potrebbe essere:
Non vorrei
più venire qui, perché al pozzo emergono tutti i miei fallimenti, le mie
vergogne,
i miei
dolori, le conseguenze delle mie scelte sbagliate, al pozzo tutti mi guardano,
devo
affrontare il disprezzo, la solitudine e la
vulnerabilità perché non ho un marito.
Ma Gesù, sa
perfettamente come intervenire per
portare la donna dall’ambiguità alla
dignità.
Questo ci
introduce al prossimo passo.
2)
L’incontro con Gesù, guarisce attraverso la conoscenza di noi stessi: (Versi 17
/ 19)
Gesù agisce
andando in profondità nel cuore della
donna per estirpare il suo male
profondo.
Il dolore è
generato dal male, Gesù lo sa e vuole
rimuoverlo con dolcezza e grazia.
Gesù non
solo desidera perdonarci , ma anche liberarci dal male.
Le persone
vorrebbero gustare la vita, le relazioni,
la libertà, il perdono e altro… attraverso
sistemi superficiali che hanno breve durata.
Gesù invece rifiuta i sistemi palliativi e adotta
il sistema che porterà la donna ad una
guarigione definitiva.
Ecco perché
le dice: “Chiama tuo marito e torna qui”.
Il
verso 17 e 18 , mostrano il caro prezzo della sete dell’anima.
La sua
storia è chiara. “5 mariti e un fidanzato”, per cercare di soddisfare la sete
del suo cuore,
ma fu un
fallimento. Passa da persona a persona,
da relazione a relazione, finché Gesù
l’aiuta a conoscere se stessa e i suoi reali bisogni.
La donna
infatti gli dice: “Tu sei un profeta”, tu mi conosci veramente e stai portando fuori
la parte che io, non voglio guardare (Gesù la stava guarendo).
3)L’incontro
con Gesù ci rende “VERI ADORATORI” (Verso 23).
Questa
richiesta è esplicita e chiara.
Gesù dice:
“I veri adoratori devono adorare in
spirito e verità” .
Ma allora come
può essere anche un piacere?
La donna è
un modello di adorazione, nei (versi 17-18) viene elogiata da Gesù perché ha
detto la verità , ma questo non fa di lei ancora una adoratrice, pur avendo
aperto tutto il suo cuore.
Come mai ?
Perché la
donna sta adorando la persona sbagliata, (se stessa) ed è lei, con i suoi problemi, i suoi desideri, i suoi
sogni e le sue delusioni, il centro dell’attenzione e finché continuerà ad esserlo,
non vivrà mai il piacere nell’adorazione.
La vera
adorazione ci porta fuori da noi stessi per concentrarci a volto scoperto:
Sulla
gloria del Signore che è infallibile
Sulla
certezza del Suo amore
Sulla
fiducia nella Sua saggezza e nella Sua
volontà di farci del bene. (2 CORINZI 3:18)
Pastore
Fabrizio Terregna
Desiring God - Used with permission.